Dedalo è un’azienda di Carrara che progetta e realizza oggetti monolitici di arredamento di lusso in marmo alleggerito, dal design contemporaneo. Si pone l’obiettivo di riaffermare l’uso del marmo nel vivere quotidiano senza rinunciare, per motivi di peso, alla sua vocazione tridimensionale, proponendo forme scultoree ed estremamente coinvolgenti.
La sala da bagno è diventata, in ottica moderna, un locale in cui si trascorre molto più tempo rispetto al passato e non è più soltanto un ambiente di passaggio usato esclusivamente per necessità. Progettisti, architetti e designer gli dedicano molto spazio, cercando di renderlo accattivante, moderno e di stile. Un componente che è sicuramente tra i principali artefici dell’estetica è senza dubbio il lavabo, in grado di incentrare molti sguardi e di determinare la linea di arredo. Scegliere un lavabo vuol dire prendere in considerazione diverse variabili, a partire da quelle strutturali che riguardano il posizionamento degli attacchi e degli scarichi. Al di là di questa valutazione, che deve essere comunque fisiologica e spesso vincolante, quello che deve essere considerato ai fini della scelta oculata di un lavandino sono la funzionalità, lo spazio e la forma.
In collaborazione con il Gruppo MGI, l’azienda realizza lavabo in marmo dal design moderno e pulito, che nasce col duplice intento di essere funzionale, rispettando le principali normative idrauliche internazionali, e bello, contribuendo allo stesso tempo a realizzare ambienti contemporanei ed esclusivi. La leggerezza permette l’installazione su qualunque supporto, sia esso un mobile sospeso o un vetro a sbalzo, oppure direttamente a muro come una mensola. In questo modo il marmo è il protagonista degli spazi contemporanei dialogando con ogni stile e necessità.
29 luglio 2018 – Alla cava Lazzareschi va in scena l’Antigone, scolpito in una statua marmorea fornita da MGI Group. Gli allievi del Liceo Classico Rossi di Massa portano nella cosiddetta “cava romana” la tragedia greca di Sofocle nel piazzale aperto al teatro dall’imprenditore del marmo Alvise Lazzareschi. I ragazzi, protagonisti della messa in scena hanno raccolto il plauso anche della critica. Nello splendido scenario delle cave erano presenti circa 600 persone, che in un silenzio suggestivo hanno ascoltato la pièce, rapiti dalla recitazione e dalla scenografia, che ha visto anche la presenza di un grande mezzo meccanico utile per simulare la chiusura della grotta/tomba in cui Creonte aveva rinchiuso la giovane eroina.
La sceneggiatura del dramma, opportunamente adattata dal prof. Gennaro Di Leo, docente di lettere, regista teatrale e scrittore, è musicata dal compositore e sound designer massese Giuseppe Joh Capozzolo, già autore delle colonne sonore di importanti produzioni cinematografiche internazionali. I costumi sono confezionati a mano e su misura da Claudia Paula Luccini e Micol Baldini, coadiuvate da Sonia Soffredini, Caterina Bertilorenzi ed Emma Bigarani.
Per l’occasione l’artista carrarese, Francesco Siani ha realizzato una monumentale scultura con marmo bianco di Carrara alta quasi cinque metri – realizzata ed installata dal Gruppo MGI – raffigurante la protagonista Antigone, murata viva in una cava e quindi marmificata. La vicenda ripropone una riflessione in chiave moderna sulla difesa della libertà dell’uomo, l’autonomia di giudizio, l’inalienabilità dei diritti.
L’attenzione di MGI per le competizioni sportive avvicina il Gruppo alla Formula 2000. Dal GP Italiano del 2017 / 2018, il logo MGI ha cominciato a campeggiare sulla livrea delle monoposto, diventandone Title Sponsor. Una partnership che unisce sport, cultura, eventi: MGI è il partner premium per chiunque ispiri gli altri con la sua personalità, creatività e performance.
Stone Helix è un omaggio a Zaha Hadid, fondatrice di Zaha Hadid Architects, nel 2004 Pritzker Architecture Prize (considerato il Premio Nobel dell’architettura) ed è nota a livello internazionale per la sua attività teorica e accademica.
Ognuno dei suoi progetti dinamici e innovativi si fonda su trenta anni di esplorazioni e ricerche rivoluzionarie nei settori di urbanistica, architettura a design. Curve avvolgenti, linee che si perdono nell’orizzonte, forme organiche, fluide e audaci: queste le parole chiave che definiscono i suoi progetti.
In suo onore, la “Signora delle curve”, il Gruppo MGI ha realizzato una statua in un marmo italiano di elevata qualità, il Botticino Classico®, esposta in mostra a Londra nello studio Zaha Hadid Architects, realizzata in collaborazione con T&D Robotics, gruppo di progettazione d’eccellenza per il comparto robotico, con un profilo tecnologico d’avanguardia nella lavorazione della pietra naturale.
Il risultato è un progetto estremamente elegante e raffinato, caratterizzato da una potente forma curva che si dipana in una struttura allungata. Il marmo Botticino Classico® è una pietra adatta a ogni tipologia di ornamento, statue da intaglio incluse, ed è molto ricercato per progetti classici, come dimostrano i tanti monumenti storici creati con questo materiale.
23 settembre 2016 – Möbius Chair & Sofa è una seduta di marmo progettata dall’Arch. Giuseppe Fallacara – PhD. Professore Ordinario di Progettazione Architettonica DICAR, Politecnico di Bari – e prodotta dall’azienda svizzera Generelli, esperta nella lavorazione della pietra naturale, integrando l’artigianato più tradizionale alla più moderna lavorazione tramite macchine computerizzate di ultima generazione.
Möbius Chair and Sofa, presentata a Marmomac 2016, è realizzata in marmo Perlato Sicilia Cofano® – fornito da MGI Group – fibrorinforzato. L’idea nasce grazie al progetto New Marble Generation che ha come obiettivo la realizzazione in forma di prototipi di nuovi progetti di design, che grazie alle straordinarie tecnologie di progettazione e lavorazione è possibile replicare in larga scala. L’unicità del progetto risiede nella straordinaria sensazione che trasmette: le forme morbide danno infatti l’idea che il marmo sia plasmato in modo naturale, in realtà l’oggetto è ricavato da un blocco di pietra pura. Lo spessore, piuttosto ridotto, richiede l’applicazione di uno strato di fibra di carbonio che rinforza la struttura rendendola solida.
Möbius Sofa vince il Golden Design Award nel 2016-2017 nella categoria Mobili, Oggetti Decorativi e Articoli per la casa.
L’anno successivo Möbius Chair & Sofa è protagonista anche in città. Con format Marmomac & the City la manifestazione supera i confini per espandersi a Verona e coinvolgere, cittadini e numerosi turisti che visitano il capoluogo scaligero. La formula prevede l’esposizione di 12 opere già presentate nelle passate edizioni di Marmomac all’interno del padiglione The Italian Stone Theatre. In questo modo si conferisce un’ulteriore visibilità a creazioni frutto della collaborazione fra importanti designer e aziende di settore che si presentano ad un pubblico non di settore come manufatti d’arte o di design. In questo contesto Möbius Chair & Sofa fa bella mostra di sé, MGI Group riconferma l’attenzione per la promozione dell’incontro tra mondo della ricerca tecnologica e mondo imprenditoriale.
30 settembre 2015 – In occasione della 50a edizione di Marmomac, MGI Group presenta l’opera Lithic Dragonfly, a cura dell’arch. Giuseppe Fallacara – PhD. Professore Ordinario di Progettazione Architettonica DICAR, Politecnico di Bari – nell’ambito della mostra Lithic Vertigo, incentrata sulla sperimentazione e creatività sull’uso della pietra.
L’atto del salire, nell’architettura come negli spazi urbani, ha sempre costituito una sfida intrigante per gli architetti, talvolta una prova di abilità per dimostrare le capacità tecniche e creative del progettista.
Sia nel passato che in epoca contemporanea, la pietra, più di altri materiali, si è rivelata particolarmente adatta a sperimentazioni su questo tema. Con materiali litici si sono infatti realizzate le scale più ingegnose e ricche di espressività plastica, dal barocco al liberty, dal classico al moderno.
“Pensare ad un’opera che resta in equilibrio in un solo punto può far venire le vertigini” dice Giuseppe Fallacara. L’opera Lithic Dragonfly si ispira ad un oggetto tipico della cultura del Vietnam, la libellula equilibrista in canna di bamboo portafortuna. Sembra una sfida alle leggi della gravità questa libellula, abilmente bilanciata in maniera da rimanere in equilibrio appena poggiata su un angolo. Vertigine (dal lat. vertigo – “volgere, girare”; più precisamente offuscamento del “cèrebro” per cui pare che ogni cosa si muova in giro e manca in un istante il lume degli occhi) è la sensazione che può accusare chi osserva un equilibrista, che con le sue “ali” in bambù della sua asta, controlla il baricentro affinché sia allineato con la corda e che gli permetta di mantenersi in equilibrio.
Il progetto sperimentale della struttura Lithic Dragonfly, realizzata con lastre di marmo di Carrara fornite da MGI Group, vede trasformarsi le enormi parti della libellula in travi di pietra armata pre-compressa e la copertura è formata da teli, che generano una tensostruttura. Questa condizione potrebbe aprire una nuova strada basata sulla realizzazione di opere architettoniche derivanti dall’osservazione della natura e dell’equilibrio dei funamboli.
Lithic Vertigo rientra nel progetto “The Italian Stone Theater”, realizzato da Marmomac con il supporto del Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE), dell’ICE-Italian Trade Agency e di Confindustria Marmomacchine nell’ambito del Piano di Promozione Straordinaria del MadeinItaly per la valorizzazione dell’eccellenza del comparto litico e tecnologico nazionale.
24 settembre 2014 – Craig Copeland è un architetto e scultore, socio associato dello studio newyorkese Pelli Clarke Pelli Architects. Le aperture e lo spazio figurativo così come le energie naturali implicite sono centrali nella sua scultura e nei suoi disegni. Il gesto e il movimento caratterizzano tutti i suoi progetti. Spiriti viventi sono suggeriti nei profili, nei colpi di scena, per una scultura che vuole essere viva, trascendendo l’oggetto statico, coinvolgendo la coscienza della vita e dei luoghi.
Caldia Curve I prende le mosse da una serie di esami formali nella modellazione di pannelli in pietra. Da giochi geometrici in rilievo e perforati, utilizzando il marmo Caldia®, il Gruppo MGI integra questi pannelli ondulati nel proprio stand in occasione di Marmomac 2014 con l’intento di trasformalo in laboratorio di design per esaminare e presentare forme e lavorazioni sempre più sofisticate delle varianti di Caldia Curve. Tra le caratteristiche dello stand tavoli e sedie disegnati su misura, pareti dello schermo curvo che ospita i pannelli di Caldia Curve e l’interpretazione del Caldia Cube chiamato “Beeker” intagliato da Copeland.
Nel 2015 Copeland ha continuato a sviluppare una serie di prototipi virtuali e fisici di una seconda generazione: Caldia Curve II. L’obiettivo è quello di costruire sui pannelli sinuosi dei progetti della prima generazione; trasformare pannelli grafici piatti in colonne volumetriche triangolari. Con il preciso intento di espandere la potenzialità delle pannellature attraverso una più robusta stabilità laterale, aumentando le capacità di campata in combinazione con una maggiore espressione scultorea.
Caldia Curve sancisce la collaborazione tra MGI Group e Craig Copeland e prevede una serie di esperimenti sulla modellazione della pietra, combinando il design contemporaneo basato su modelli computerizzati con le più recenti tecnologie di lavorazione della pietra. La partnership porta ad eseguire la fresatura robotizzata di Caldia Curve II, grazie al parter tecnologico T&D Robotics è un’azienda che ambisce a portare l’automazione in ogni fabbrica o studio d’arte.
24 settembre 2014 – Il tema dell’interazione tra acciaio e pietra sigla un accoppiamento vincente che permette anche alla pietra di diventare leggera, come se stesse per spiccare il volo.
Questo è il caso della scultura Parabolithic – Vela, una ricerca ed un progetto di collaborazione tra il Dipartimento DICAR del Politecnico di Bari, guidato dall’Arch. Giuseppe Fallacara, e due aziende leader nel settore lapideo: Gruppo MGI e T&D Robotica. La scultura è parte di una serie di esperimenti completamente innovativi che ricercatori e architetti come Brandon Clifford (MIT), Jelle Feringa (TU Delft) e Giuseppe Fallacara hanno sviluppato contemporaneamente in diverse località grazie alle loro affinità. In particolare, i prototipi hanno indagato le enormi opportunità offerte dalle macchine robotizzate per il taglio a filo diamantato, in grado di consegnare al blocco di pietra complesse geometrie (superfici a doppia curvatura), effettuando il taglio direttamente nello spazio tridimensionale.
“Vela” prende le mosse dalla collaborazione tra Feringa, giovane appassionato ricercatore olandese, e T&D Robotics, innovativa azienda carrarina, che ha indagato questa tecnologia tagliando superfici complesse governate a doppia curvatura su blocchi di marmo di Carrara.
Il parabolico, come suggerisce il nome, è essenzialmente un paraboide iperbolico litico ed è progettato in due varianti: una più massiccia (Raystone) costituita da blocchi litici forati compressi da cavi d’acciaio che vengono posti nei punti di contatto tra un blocco e l’altro, e un’altra variante (Vela), modellata da triangoli di marmo bianco di Carrara e poi agganciata a una rete di cavi d’acciaio con il compito di discretizzare la superficie del paraboide stesso.
24 settembre 2014 – In occasione di Marmomac 2014, presso il Forum Santamargherita, si svolge la cerimonia di premiazione della Modigliani Fountain Competition. Si tratta di un progetto nato ex novo nel 2013, in collaborazione con il Comitato Amedeo Modigliani Livorno e l’Associazione Culturale Montecatini Terme, allo scopo di celebrare la memoria del famoso artista italiano e riportare in auge un luogo storico della città di Livorno, la Rotonda d’Ardenza. Il concorso ha riguardato la creazione di una fontana ispirata alle opere ed alle ideologie di Modigliani, seguendo precise linee guida e la partecipazione era aperta agli alunni della Marmomac Stone Academy. Il vincitore è l’architetto newyorkese Earl G. Jackson.
La fontana sarà realizzata in marmo bianco di Carrara offerto dal Gruppo MGI; la lavorazione sarà affidata alle tecnologie di automazione impiegate dalla T&D Robotics, azienda leader in questo settore.
Collezioni di abiti d’alta moda protagonisti di un servizio fotografico ambientato alle cave di marmo di Carrara e nel laboratorio dello scultore Nicolas Bertoux, a Pietrasanta, centro d’arte lapidea situato tra le pendici delle Alpi Apuane e la pianura della Versilia.
Il servizio è stato realizzato con il fotografo livornese Alberto Baracchini. I suoi scatti sono seducenti ed eleganti, in grado di evidenziare l’intrigante che c’è in ogni donna. Non a caso usa abiti colorati e luci arricchite di vivaci cromie che contrastano con i fondi grezzi per diventare un simbolo di sensualità. Le location si prestano a scatti insoliti, sfruttando lo scenario della cava n. 79 “Carbonera” a Fantiscritti e gli spazi vissuti del laboratorio d’arte. Le cave di marmo offrono un panorama incredibile unico al mondo e sono spesso scelte come location per servizi fotografici.
Photocredits: Alberto Baracchini
19 luglio 2012 Caldia White: una serata magica dedicata a far conoscere il marmo Caldia® che si è svolta nella suggestiva cornice di cava Caldia in località Rocchetta di Massa.
Una serata organizzata da due imprenditori del marmo apuani, Andrea Franzoni e Roberto Caruso, un vero e proprio salotto con poltrone bianche, tavoli in marmo e un grande ventaglio costruito ad hoc con i blocchi di Caldia, ha accolto oltre 200 protagonisti del comparto marmo apuo-versiliese.
Il marmo Caldia® è un bianco particolarissimo, utilizzato soprattutto nel design moderno e molto richiesto in America, Cina e Medio Oriente: si tratta di un materiale pregiato, un bianco cristallino, con venature verdi, nere e grigie, davvero unico al mondo, che si estrae solo dalla cava Rocchetta.
21 settembre 2011 – La collaborazione con Wolf Günter Thiel, produttore tedesco per esposizioni, ha dato vita ad un originale progetto di ricerca e sperimentazione: 3 artisti, 3 designer e 3 architetti sono stati invitati a realizzare, da un cubo di marmo Caldia® con lati di lunghezza 30 cm ciascuno, un oggetto a propria scelta. Unico vincolo, la durata del progetto Caldia Cube: 2 mesi a disposizione per l’ideazione, 1 mese per la produzione.
Colgono la sfida di svelare la bellezza ideale scolpita nel cubo di marmo i designer Karim Rashid (USA), Leonard Theosabrata (Indonesia) e Francesco Lucchese (Italia). Come artisti hanno collaborato Michele Chiossi (Italia), Kurt Hofstetter (Austria) e Giuseppe Silvestri (Italia). Come architetti Davide Macullo (Svizzera) e la coppia Alessia Garibaldi e Giorgio Piliego, tutti italiani.
Ognuno degli oggetti ideati è stato prodotto in un’edizione limitata di 5 pezzi e sono stati esposti in mostra in diversi paesi: durante il Fuori Salone a Milano e al festival del design DMY a Berlino, in occasione della Marmomac a Verona, allo Stone Theatre londinese e a Parigi. Un catalogo (tedesco e inglese) è stato pubblicato da Thiel con la rivista per arte ed estetica “Fair. Zeitung für Kunst und Ästhetik”.