Si spengono le luci, restano l’incanto e la magia di una serata di musica e emozioni. Un concerto che dà il benvenuto ai prossimi 25 anni di Lombarda Marmi. Le note del Maestro Takahiro Yoshikawa scandiscono un’atmosfera particolare in uno spazio decisamente suggestivo, la Cava Menga Massa tutta illuminata, a Botticino. Uno spazio dove si percepisce una tensione fatta di natura (di aria, di vegetazione, di profumi e di marmo ovviamente) ma anche di cultura (di architettura, di arte, di musica).
Già molti secoli fa, ai tempi dei romani, in questo bacino si cavavano le pietre necessarie a realizzare il Capitolium, il Foro di Brescia e dopo duemila anni di utilizzo, molte costruzioni rappresentative della storia umana, la Grand Central Station di New York, il basamento della Statua della Libertà, ad alcune parti della Casa Bianca, e per ultimo al basamento della Vittoria Alata, simbolo della brescianità. Sempre da questo luogo sono partite le 110.000 tonnellate di marmo con cui è stato edificato quello che nel 1921 (proprio 100 anni fa) è stato consacrato come l’Altare della Patria, luogo emblematico della nostra Nazione.
Un concerto che suggella anche la liason con l’Oriente grazie alla presenza di Sua Eccellenza il Console Generale dell’India sig. Anil Kumar, particolarmente gradita perché proprio il mercato indiano storicamente apprezza il Botticino Classico® ed ha nei secoli sviluppato una cultura architettonica che fa del marmo il suo elemento principe. In un contesto in cui il comparto lapideo ha risentito delle restrizioni legate alla pandemia, per l’occasione Giovanni Merendino, CEO Lombarda Marmi, ha voluto lanciare un segnale di fiducia e di speranza ispirandosi alla frase di Gandhi: “Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo” e con questa idea chiara nella mente commissiona a Vera Bugatti, street artist bresciana che ha all’attivo un repertorio internazionale di grande importanza, un enorme murale raffigurante il Mahatma a veicolare l’importante messaggio di fratellanza e speranza verso il futuro attraverso il suo sguardo, che in questo caso particolare, dialoga non solo con la natura ma anche con chi maggiormente ci rappresenta: il cavatore. I nostri ragazzi sono infatti fulcro di Lombarda Marmi e con il loro lavoro e la loro esperienza rendono possibile la realizzazione di grandi opere. Il murale si sviluppa su 300 metri quadrati dipinti su una bancata di marmo alta dieci metri e lunga oltre 30, vede Gandhi diffondere con il suo sguardo penetrante ed introspettivo un messaggio di pace, tolleranza e comprensione. La realizzazione di questo murale, in un’area di lavoro che si trova in un ecosistema fortemente antropizzato e, al tempo stesso, può appartenere pienamente alla sua comunità, perché un’opera d’arte e soprattutto un’opera artistica in cava, ha il sapore della restituzione, riavvicina le persone ad un territorio a partire, ma non solo, dalla comunità di Botticino. La grande partecipazione di pubblico è una conferma che va in questa direzione.
Si ringrazino le Autorità presenti: il Rotary Club Valle Sabbia, l’amministrazione comunale di Botticino – che ha concesso il Patrocinio all’evento – e il Sindaco Gianbattista Quecchia.